«Grazie alla Banca di Piacenza che investe in cultura
facendo crescere il territorio e la sua comunità»
Il ministro Paola De Micheli ha inaugurato la mostra a Palazzo Galli dedicata a Giacomo Bertucci. Il figlio del pittore: «Grazie a questa rassegna ora mio papà sarà per sempre ricordato»
«Grazie alla Banca di Piacenza che da tanti anni investe le proprie risorse - private - nella cultura, dando un contributo fondamentale alla crescita del territorio. Una scelta consolidata che consente alla nostra comunità di ritrovarsi e confrontarsi con la nostra storia: è un grande investimento per rafforzare radici e identità da lasciare alle generazioni future, affinché non abbiano complessi dinferiorità». E con queste parole che il ministro Paola De Micheli ha portato il suo saluto allinaugurazione della mostra di Palazzo Galli dedicata questanno al pittore piacentino Giacomo Bertucci e alla quale sono intervenuti i parlamentari Giancarlo Giorgetti e Tommaso Foti e le maggiori autorità cittadine, dal prefetto, al questore, al comandante dei Carabinieri, al comandante del Genio Pontieri e a numerosi altri.
Il presidente esecutivo dellIstituto di credito di via Mazzini Corrado Sforza Fogliani ha ringraziato - anche a nome del presidente del Cda Giuseppe Nenna - il ministro, i parlamentari, le altre autorità e tutti gli intervenuti alla cerimonia inaugurale della rassegna, aperta e chiusa dalle allieve dellaccademia di danza Domenichino, alla fine applauditissime insieme alle loro insegnanti. «Sono 14 anni - ha sottolineato il presidente Sforza - che la Banca apre a soci e clienti, ma anche ai non clienti, la mostra puntualmente ogni secondo sabato di dicembre. Questanno è dedicata a Bertucci, che il nostro Arisi definiva tra i migliori pittori piacentini. Lanno prossimo valorizzeremo altri due artisti che lo meritano: Felice Boselli e Bartolomeo Arbotori».
La curatrice della mostra Valeria Poli ha spiegato la scelta di Giacomo Bertucci, allievo del Ghittoni, già valorizzato con la mostra organizzata sempre della Banca: «Abbiamo voluto, ricostruendo la figura professionale dellartista, dare valore al ruolo formativo dellIstituto Gazzola, di cui Bertucci fu allievo e poi insegnante. E da insegnante non amava gli autodidatti, ma sosteneva che occorre lavorare con passione e metodo. Il pittore aveva un forte legame con la tradizione e con Piacenza».
Laura Bonfanti, che ha coadiuvato la prof. Poli nella curatela della mostra, ha definito Bertucci una figura di spicco del XX secolo, con una produzione pittorica molto vasta che possiamo trovare in diversi musei piacentini e non, «come la Galleria Ricci Oddi, la Galleria Alberoni, il Museo Gazzola e i musei di Ravenna e Gallarate».
Carlo Ponzini, che ha curato lallestimento della mostra, ha dal canto suo posto laccento sulla creazione del brand Palazzo Galli, «centro civico e di cultura» e sul percorso della rassegna che guida il visitatore alla scoperta non solo dello stile e dei temi trattati da Bertucci, ma anche delle relazioni avute con altri artisti: Ghittoni, de Pisis, Carpi, Cassinari, Ricchetti.
Il figlio del pittore, Rinaldo Bertucci (il bambino ritratto nel dipinto che è diventato il logo della mostra) ha molto ringraziato la Banca e tutti coloro che hanno, con loro lavoro, reso possibile «questa grande mostra a cui tengo particolarmente». Dopo aver ricordato lemozione provata nel vedere, in fase di preparazione, le fotografie dei quadri dei prestatori («che per un figlio di un pittore, che li vede realizzare, diventano come dei fratellini»), Rinaldo Bertucci ha chiuso la sua testimonianza citando una frase che suo papà amava ripetere: «La più grande sconfitta per un pittore non è morire, ma essere dimenticato. Grazie a questa mostra, ora sarà per sempre ricordato».
GIACOMO BERTUCCI TRA GHITTONI E DE PISIS
Palazzo Galli, via Mazzini 14 Piacenza 15 dicembre 2019-19 gennaio 2020
Mostra a cura di
Valeria Poli con Laura Bonfanti
Allestimento e grafica Carlo Ponzini
con assistenza tecnica di Enrico Bertonazzi
Coordinamento organizzativo
Cristina Bonelli, Lavinia Curtoni
Ufficio stampa
Emanuele Galba
Manifestazioni collaterali
Maria Teresa Sforza Fogliani in Fava
Coordinamento tecnico
Roberto Tagliaferri
ORARI
Dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19; sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19; giorni di chiusura 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio
Ingresso libero per Soci e Clienti della Banca di Piacenza
Per i NON CLIENTI ingresso con biglietto nominativo richiedibile esclusivamente al sito WWW.BANCADIPIACENZA.IT
Visite guidate libere a tutti la domenica mattina (ore 11) e pomeriggio (ore 16,30) - prenotazione consigliata (relaz.esterne@bancadipiacenza.it).
Visite guidate per Soci, Clienti e non Clienti in data e ora da concordarsi (relaz.esterne@bancadipiacenza.it). Prenotazione obbligatoria per tutti. I non Clienti devono essere muniti di biglietto di ingresso alla mostra.