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FONDI PRO UCRAINA, CONTRIBUTO
DELLA BANCA DI PIACENZA ALLA CARITAS

La raccolta promossa dall’Istituto di credito ha raggiunto i 60mila euro

Ha raggiunto i 60mila euro la raccolta fondi promossa dalla Banca di Piacenza in favore della comunità ucraina colpita dalla guerra. Com’è nella tradizione della Banca locale, l’intera somma resterà a Piacenza, a beneficio dei profughi giunti nella nostra provincia. I primi 40mila euro sono stati consegnati alla Croce Rossa locale. Altre risorse raccolte sono andate a singole famiglie di rifugiati in difficoltà. L’Istituto di credito ha ora destinato la somma di 6.300 euro alla Caritas di Piacenza, consegnata al direttore Mario Idda dal vicedirettore generale della Banca Pietro Boselli.
«Ringrazio la Banca di Piacenza e il suo presidente esecutivo Corrado Sforza Fogliani, che ha sempre mostrato molta attenzione alla nostra opera di aiuto ai bisognosi - ha dichiarato il direttore Idda - che va avanti sul territorio da 50 anni. Questa somma ci sarà molto utile per proseguire il nostro lavoro di accoglienza dei profughi ucraini».
Un’azione avviata fin dai primi arrivi dei rifugiati, dopo la disponibilità espressa dal vescovo ad ospitarli nelle strutture diocesane. «Non si tratta solo di offrire letti e pasti, ma anche l’assistenza sanitaria e burocratico-amministrativa - spiega il direttore della Caritas -. Abbiamo dovuto formare un’équipe che si occupa dell’emergenza Ucraina. Il 40% dei rifugiati sono minori e alcuni arrivano non con i genitori, ma con parenti o amici e questo complica ulteriormente le cose. I bambini sono traumatizzati dalla guerra e si spaventano ad ogni rumore, anche per una porta che sbatte».
Si può concorrere alla raccolta fondi rivolgendosi ad ogni sportello della Banca, che non applica sull’operazione alcuna commissione.

30.5.’22

 

 

FONDI PRO UCRAINA, LA BANCA DI PIACENZA
IN AIUTO A UNA FAMIGLIA SCAPPATA DA KIEV

La raccolta ha superato i 50mila euro. I primi 40mila dati alla Croce Rossa, gli altri destinati a famiglie bisognose e rifugiate a Piacenza città

Ha superato i 50mila euro la raccolta fondi promossa dalla Banca di Piacenza in favore della comunità ucraina colpita dalla guerra e, in particolare, ai profughi che sono arrivati nella nostra città. Com’è nella tradizione della Banca locale, l’intera somma resterà a Piacenza. I primi 40mila euro sono stati consegnati alla Croce Rossa locale, che li ha utilizzati per organizzare l’accoglienza di chi fugge dalla guerra (nella nostra provincia ne sono arrivati al momento 1500). Le altre risorse raccolte sono destinate a famiglie bisognose e rifugiate in città.
Una consegna di aiuti è avvenuta l’altro giorno nella sede centrale dell’Istituto di via Mazzini alla presenza del vicedirettore generale Pietro Boselli. Destinataria Varvara (Barbara) Demcenko, fuggita da Kiev (dove è rimasto il marito, colonnello dell’esercito) e arrivata a Piacenza il 6 marzo. «Mi trovavo all’ospedale in attesa di partorire - racconta con il terrore ancora negli occhi - e a poche centinaia di metri un bombardamento ha distrutto un palazzo. A quel punto ho deciso, nonostante il mio stato, di scappare cercando di raggiungere l’Italia». A Piacenza è stata accolta dalla sorella Nadina, che da 18 anni vive nella nostra città, sposata con tre figli. La famiglia frequenta la comunità ortodossa della parrocchia dei Santi Tre Vescovi di via Del Consiglio (chiesa di Sant’Eustachio) retta da padre Grigore Catan. Tre giorni dopo il suo arrivo, Varvara ha dato alla luce Alexandro. «E’ bravissimo - dice la zia - nonostante anche lui abbia vissuto, nella pancia, tutti i problemi dell’avventuroso viaggio che ha portato qui mia sorella». Il rammarico della giovane mamma è di non avere accanto il marito. «Ci sentiamo tutte le sere, ma è dura pensarlo in quell’inferno». Le due giovani donne ucraine hanno ringraziato la Banca e lodato la generosità dei piacentini.
Si può concorrere alla raccolta fondi rivolgendosi ad ogni sportello della Banca, che non applica sull’operazione alcuna commissione.

13.4.’22

Il vicedirettore generale della Banca di Piacenza Pietro Boselli consegna l’assegno a Varvara Demcenko che ha in braccio il piccolo Alexander, nato a Piacenza il 9 marzo scorso, tre giorni dopo l’arrivo nella nostra città della giovane donna ucraina, fuggita da Kiev

 

 

BANCA DI PIACENZA, LA RACCOLTA FONDI PRO UCRAINA
HA GIA’ SUPERATO I 40MILA EURO, CONSEGNATI ALLA CRI
CHE LI UTILIZZERA’ PER I RIFUGIATI NELLA NOSTRA PROVINCIA

Ha superato i 40mila euro la raccolta fondi promossa dalla Banca di Piacenza in favore della comunità ucraina colpita dalla guerra. Si può concorrere alla raccolta rivolgendosi ad ogni sportello dell’Istituto di credito, che non applica sull’operazione alcuna commissione. Causale del versamento sul conto corrente appositamente aperto: “Aiutiamo l’Ucraina”.
Com’è nella tradizione della Banca locale, l’intera somma resterà a Piacenza: sarà infatti utilizzata per sovvenire alle necessità dei rifugiati arrivati nella nostra provincia.
Dopo l’affidamento dei primi 20mila euro - che erano stati raccolti in pochissimi giorni - anche gli ulteriori 20mila sono stati consegnati alla Croce Rossa di Piacenza, attraverso il presidente Alessandro Guidotti, dal condirettore generale della Banca Pietro Coppelli.
La Cri piacentina è impegnata in questi giorni nell’accoglienza dei profughi ucraini (nella nostra provincia ne sono arrivati al momento un migliaio, ma il numero è destinato ad aumentare notevolmente). «Le somme raccolte dalla Banca di Piacenza che particolarmente ringrazio - spiega l’avv. Guidotti - saranno molto utili per organizzare nel migliore dei modi l’accoglienza di chi fugge dalla guerra. Diverse sono le necessità in questa situazione di emergenza: in primis, l’acquisto di medicinali (e anche vestiario) da dare ai profughi che arrivano qui da noi e che non hanno nulla; poi occorre rifornire di carburante (e oggi sappiamo quanto sia gravoso) i mezzi che servono per i servizi di trasporto che assicuriamo per bambini e adulti ucraini che hanno bisogno di visite mediche (proprio questa mattina - vedi foto - abbiamo trasferito con un pullmino un gruppetto di ucraini sordomuti, ospitati in una struttura della Caritas a Fiorenzuola, per portarli a Piacenza ad una visita ambulatoriale in una struttura dell’Ausl); ci è anche capitato di andare a prendere un gruppo di profughi a Torino per portarli a Piacenza; ancora, useremo le risorse che ci sono state affidate per attrezzare e arredare le tende da campo: saremo così in grado di offrire una prima ospitalità alle famiglie ucraine se la situazione emergenziale dovesse aggravarsi. Naturalmente, speriamo di non doverle utilizzare. Dobbiamo però essere pronti ad ogni eventualità».

18.3.’22

Il condirettore generale della Banca di Piacenza Pietro Coppelli consegna l’assegno al presidente del Comitato della Cri di Piacenza Alessandro Guidotti. Nell’altra foto, il servizio di trasporto attivato dalla Croce Rossa per portare un gruppo di profughi disabili da Fiorenzuola a Piacenza, dove hanno svolto visite mediche in una struttura dell’Ausl

 

 

BANCA DI PIACENZA, RACCOLTI IN POCHI GIORNI
PIU’ DI 20MILA EURO IN FAVORE DELLA COMUNITA’ UCRAINA

Già raccolti, in pochi giorni, più di 20mila euro in favore dell’Ucraina. Si può concorrere alla raccolta rivolgendosi ad ogni sportello della Banca di Piacenza, che non applica sull’operazione alcuna commissione. Causale del versamento sul conto corrente appositamente aperto: “Aiutiamo l’Ucraina”.
La somma raccolta è stata versata dalla Banca alla Croce Rossa Italiana attraverso la Cri di Piacenza.

7.3.’22

Il vicedirettore generale della Banca di Piacenza Pietro Boselli consegna l’assegno al presidente del Comitato della Cri di Piacenza Alessandro Guidotti

 

 

BANCA DI PIACENZA, APERTO UN CONTO CORRENTE
PER RACCOGLIERE FONDI IN AIUTO ALLA COMUNITA’ UCRAINA

La Banca di Piacenza ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi in favore della comunità ucraina colpita dalla guerra. “Aiutiamo l’Ucraina”, questo il nome del conto da indicare anche come causale del versamento, che potrà essere effettuato (IBAN: IT63L0515612600CC0000045555) rivolgendosi ad ogni sportello della Banca, che non applicherà sull’operazione alcuna commissione.
La Banca di Piacenza ha aperto la sottoscrizione con un proprio versamento.

28.2.’22

 

 

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