«Credere in quello che si fa e lavorare sodo per ottenere risultati nello sport e nella vita»

«Credere in quello che si fa e lavorare sodo
per ottenere risultati nello sport e nella vita»
Incontro al PalabancaEventi con la medaglia d’argento ai mondiali di atletica di Tokyo Andrea Dallavalle. Riconoscimenti da Guardia di Finanza, Coni e Banca di Piacenza

«Sono orgoglioso di essere d’esempio per tanti bambini e ragazzi che fanno sport. Lavorando sodo e credendo in quello che si fa si possono raggiungere i risultati sperati. E dalle batoste (vedi la mancata qualificazione alla finale delle Olimpiadi di Parigi) con il giusto atteggiamento si risolvono i problemi e si arriva a fare meglio, perché la vita ci offre sempre delle chance». Parola di Andrea Dallavalle, piacentino vicecampione mondiale di salto triplo dopo la conquista della medaglia d’argento a Tokyo, ospite d’onore al PalabancaEventi, dove ha ricevuto una targa ricordo da Guardia di Finanza (fa parte del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle) e Coni e un premio dalla Banca di Piacenza (una foto del campione a Tokyo riprodotta su supporto in vetro, con la scritta “Grazie Andrea”).
In una Sala Corrado Sforza Fogliani gremita (con le tantissime autorità presenti, tra le quali il questore Ivo Morelli in una delle ultime apparizioni a Piacenza; da lunedì, infatti, si trasferirà a Rimini, anche gli studenti dei licei sportivi del Respighi, del San Benedetto e del Marconi), dopo i saluti di rito e la consegna dei riconoscimenti (da parte del comandante provinciale della Guardia di Finanza col. Massimo Amadori - unitamente al delegato regionale del Coni Andrea Dondi - e del presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna), il giornalista di Sport Piacenza Matteo Marchetti ha intervistato Andrea Dallavalle mostrando dapprima il filmato del salto (l’ultimo della sua gara) di 17,64 metri che gli è valsa la medaglia d’argento ai campionati mondiali e proiettando poi una serie di foto che ne ha ripercorso la carriera sportiva (senza dimenticare quella scolastica, con laurea prima triennale e in seguito magistrale in Economia). L’atleta piacentino ha raccontato le emozioni e la gioia di quel momento dove «sono riuscito a rimanere lucido nonostante il momento non semplice che stavo attraversando». Andrea ha poi ringraziato lo staff, a partire dal suo allenatore Ennio Buttò (coinvolto da Marchetti insieme ai genitori dell’atleta Fabrizio e Maria Cristina) che lo segue da quando aveva 13 anni e al mental coach.
L’intervista è stata ogni tanto “interrotta” dalle domande degli studenti, che hanno spaziato dalle sensazioni che si provano prima di una gara («bisogna far prevalere l’adrenalina rispetto alla paura»), fino all’alimentazione («è fondamentale e ci vuole un nutrizionista che ti consiglia che cosa mangiare. Pizza e hamburger? Sì, ma una volta a settimana»).
In apertura di cerimonia hanno portato il loro saluto il presidente della Banca Giuseppe Nenna («Siamo orgogliosi di premiare un grande campione e lo siamo doppiamente visto che recentemente ha fatto uno stage qui in Banca»), il comandante provinciale della Gdf col. Massimo Amadori («Oggi celebriamo un percorso di vita fatto di impegno e di quei valori che le Fiamme Gialle rappresentano. Dietro le medaglie ci sono anni di sacrifici, momenti difficili, scelte coraggiose»), il delegato provinciale del Coni Robert Gionelli («Siamo di fronte a un grande atleta, campione nello sport e nella vita e sempre disponibile con tutti; grazie alla Banca di Piacenza, che da sempre sostiene lo sport»), il delegato regionale del Coni Andrea Dondi («Mi rivolgo a voi ragazzi: siate strabici come Andrea e fate coesistere sport e studio, siate studiosi e atleti con intelligenza»), il sindaco - accompagnato dall’assessore allo sport Mario Dadati - Katia Tarasconi («Ho una stima immensa di Andrea, ragazzo sempre disponibile e agli studenti dico: impegnatevi, perché nella vita nessuno vi regalerà niente»), il presidente della Provincia Monica Patelli («Grazie a chi ha organizzato questo appuntamento in onore di un ragazzo speciale, che unisce passione e sacrificio»).
In chiusura - dopo aver ringraziato le Fiamme Gialle, «fondamentali per il mio passaggio dai dilettanti ai professionisti» - Dallavalle si è prestato a posare per le fotografie di rito con gli studenti e ad autografare magliette messe a disposizione dalla Banca di Piacenza.

28.10.’25