Migliaia di visitatori per Icônes, installazione-evento che ha mostrato i tesori di Piacenza come mai prima dora
Si è chiusa ieri regalando a migliaia di visitatori limmagine dinamica, immersiva e potente di una Piacenza ricca di tesori da scoprire, Icônes tre capolavori una città - la mostra multimediale realizzata in occasione della tappa piacentina del Tour de France da Rete Cultura Piacenza in collaborazione con la Banca di Piacenza, capofila del progetto. Positivo dunque il bilancio dellesposizione allestita presso il PalabancaEventi (Palazzo Galli), che in sole tre settimane dapertura ha registrato circa 5000 presenze fra visitatori, turisti, curiosi, appassionati darte.
Lobiettivo delloperazione, che raccoglieva virtualmente in un unico luogo tre capolavori custoditi nei musei di Piacenza (Il Tondo di Sandro Botticelli dei Musei Civici di Palazzo Farnese, lEcce Homo di Antonello da Messina del Collegio Alberoni e il Ritratto di Signora di Gustav Klimt della Galleria dArte Moderna Ricci Oddi) era colmare di meraviglia gli occhi dei visitatori per poi offrirgli nellimmediato lopportunità di visitare gli originali allinterno dei rispettivi musei (con la facilitazione di un biglietto scontato e di un bus navetta gratuito), oppure per suggerirgli tre buone ragioni per tornare a Piacenza, affascinante città darte.
Lafflusso più elevato di turisti si è verificato nei finesettimana, a partire dalle serate dei Venerdì Piacentini, ma anche il sabato e la domenica, e poi nel giorno del Tour de France, con la presenza di diversi visitatori stranieri, provenienti soprattutto da Francia, Germania e Gran Bretagna. Apprezzata anche la possibilità di usufruire della navetta per raggiungere il Collegio Alberoni e il suo prezioso Ecce Homo.
Non sono mancati gli ospiti eminenti - dal ciclista Francesco Moser al Vescovo Adriano Cevolotto, passando per i dirigenti della Gas Sales BluEnergy Volley e neppure i piccoli visitatori, con i bambini e i ragazzi provenienti da diversi Grest della città e della provincia.
La mostra, lo ricordiamo, era unimponente installazione realizzata nella Sala Corrado Sforza Fogliani da NEO (Narrative Environments Operas). Il visitatore entrava in una sorta di grande scrigno nero, in cui si accendeva uno schermo tondo di nove metri di diametro che restituiva immagini e dettagli della Madonna adorante il Bambino con San Giovannino del Botticelli (il Tondo), dellEcce Homo di Antonello da Messina e del Klimt piacentino, il Ritratto di Signora. A completare la magia, unavvolgente colonna sonora originale tratta da musiche verdiane sapientemente abbinate alle opere, e poi uninstallazione interattiva sul pavimento, trasformato in uno specchio dacqua virtuale in cui immergere i piedi, ascoltare rumori della natura, messaggi e, soprattutto, i propri pensieri.
Il presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna manifesta grande soddisfazione per il successo di Icônes: «Le migliaia di persone che in queste settimane sono venute al PalabancaEventi per immergersi nei tre capolavori di Piacenza - informa - hanno espresso apprezzamento per liniziativa, una novità assoluta per la nostra città, che ha saputo raggiungere un pubblico di tutte le età. Abbiamo visto turisti stranieri e tanti giovani, incuriositi da una tecnologia che permette di avvicinarsi allarte in pochi minuti e in modo coinvolgente. Abbiamo anche scoperto che la bellezza, quando è accompagnata dalle giuste musiche, non solo sa sorprendere ma anche commuove. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito con la loro competenza e il loro lavoro al buon esito di questa iniziativa».
«Il Tour de France, per Piacenza, non è stato un fine ma un mezzo, uno strumento straordinario per mostrare la città al mondo come mai prima dora è il commento della sindaca di Piacenza Katia Tarasconi -, unopportunità davanti alla quale il sistema Rete Cultura Piacenza ha saputo attivarsi prontamente, ideando e realizzando la mostra Icônes, e dimostrando così che, davanti alle sfide più importanti, istituzioni ed enti del territorio sono capaci di lavorare uniti per il bene della comunità. Il mio più profondo ringraziamento va alla Banca di Piacenza per aver capitanato loperazione, e a tutti gli altri attori che hanno contribuito attivamente a sperimentare, per la prima volta a Piacenza, una modalità di divulgazione e promozione dei Musei così innovativa e suggestiva».
«Il ruolo principale delle Fondazioni bancarie è quello di contribuire a sviluppare una visione strategica per il territorio e promuovere la costituzione di reti - è il commento presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -; siamo perciò particolarmente soddisfatti del buon esito della mostra Icônes e, soprattutto, della sua genesi in seno a Rete Cultura Piacenza, in collaborazione con la Banca di Piacenza. Il lavoro di squadra è una pratica complessa che richiede costanza, altruismo e, allapparenza, qualche fatica in più. Ma è lunica via percorribile per far volare alto il territorio, soprattutto in momenti storici come questo, caratterizzati da congiunture economiche sfavorevoli e risorse scarse».
«Che gli enti, le istituzioni e le associazioni attive sul territorio sviluppino sinergie e collaborazioni nellottica della promozione del territorio rappresenta un grande valore aggiunto anche per il sistema economico e delle aziende sottolinea il Vicepresidente vicario della Camera di Commercio dellEmilia Filippo Cella , sia per lindotto diretto, sia soprattutto perché quanto più un luogo è attraente e attrattivo più esso diventa in grado di catalizzare risorse economiche e umane di qualità. Iniziative come questa sono lesempio concreto che lavorando in modo unitario, condiviso e determinato possiamo darci obiettivi sempre più ambiziosi».
Liniziativa, promossa da Rete Cultura Piacenza, ha visto impegnati insieme Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dellEmilia, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Regione Emilia-Romagna e Fondazione di Piacenza e Vigevano, con la preziosa collaborazione della Banca di Piacenza. Hanno fattivamente collaborato alla realizzazione della mostra le istituzioni museali che detengono i tre capolavori: Musei Civici di Palazzo Farnese, Galleria dArte Moderna Ricci Oddi e Opera Pia Alberoni.