Premiata al Santuario Madonna del Monte il Notaio Giovanna Covati
E il Signore che fa tutto, che ci dà la vita ed è lui che dobbiamo ringraziare anche per lesempio che ci ha dato. Lo ha detto Giovanna Covati subito dopo essere stata premiata dal Prefetto per il suo gesto compiuto nellagosto dellanno scorso.
Il Premio le è stato conferito solennemente al termine di una messa celebrata dal Vescovo di Cremona, Mons. Antonio Napolioni, che durante lomelia aveva ricordato il generoso gesto (al Vescovo la Banca ha fatto dono della targa dellospitalità piacentina, detta del benvegnù).
La motivazione è stata letta dallIspettrice delle infermiere volontaria, Giuliana Ceriati: Mentre si trovava - nellagosto 2018 - in un vigneto nei pressi di Bobbio, tenendo per mano una bambina, figlia di amici di famiglia, saccorgeva che un trattore agricolo stava precipitando lungo lo stesso senza controllo, distinto si buttava allora sulla piccola e, con un abbraccio, la proteggeva facendole da scudo umano, così che la stessa rimaneva illesa riportando ella, invece, numerose fratture e lesioni da schiacciamento che comportavano la sua spedalizzazione per lungo tempo sia in rianimazione che per la riabilitazione, nonché controlli medici e cure riabilitative che sono tuttora in corso.
Nel corso della cerimonia (alla quale hanno partecipato, a parte le Autorità religiose, le maggiori Autorità provinciali e pressoché tutti i sindaci della Valtidone oltre che quello di Bobbio, località dove si è svolto leroico atto del notaio) ha parlato allinizio il Sindaco del Comune di Alta Val Tidone Albertini che ha ricordato limportanza che il Premio del Santuario del Monte riveste per la zona trattandosi di una delle manifestazioni che maggiormente richiamano lattenzione sulla vallata. Lorigine del Premio è stata illustrata da Mons. Ponzini e da Corrado Sforza Fogliani i quali hanno ricordato come lidea dello stesso sia nata in un viaggio che gli stessi stavano compiendo da Noto dove si conserva la memoria di San Corrado, allaeroporto di Catania per ricordare ed esaltare la Vita in un momento nel quale si dibatteva il problema dellaborto e per ricordarne il valore proprio, su unaltura nella quale per tradizione si ricorda che esistesse, con le stesse fondamenta dellattuale chiesa, un tempietto pagano destinato al dio Amore.
In riferimento alla stessa altura, gli entomologi ricordano, comè noto, il fenomeno del viaggio nuziale che ivi compiono le formiche alate, gettandosi nel burrone dallaltura stessa dopo la fecondazione.
Numerose, in occasione delle feste, le visite alla struttura di ospitalità che la Banca ha creato a lato della chiesa (a suo tempo, riaperta al culto proprio per uniniziativa della Banca ed il suo determinante contributo: rettore allora del Santuario, don Luigi Occhi), utilizzata da visitatori che venissero colti dal cattivo tempo sulla vetta del monte o, comunque, che volessero ivi trascorrere qualche momento di svago o di meditazione. Per informazioni Don Gianni Quartaroli cell. 33841110934, gianni.quartaroli@gmail.com.