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«Creiamo piattaforme di vendita all’estero»
Intervista al nuovo direttore di Confagricoltura Piacenza Marco Casagrande tra i protagonisti del dibattito di Panorama d’Italia che si è svolto a Palazzo Galli

Nuovo direttore dell’Unione agricoltori di Piacenza. Uscita pubblica al dibattito di Panorama d’Italia a Palazzo Galli sullo sviluppo del sistema imprenditoriale piacentino. Sessant’anni, piacentino (padre di Piacenza, mamma di Cortemaggiore), sposato con due figli, è laureato in Agraria alla Cattolica. Marco Casagrande vanta una lunga esperienza ad alti livelli nel mondo della produzione industriale, soprattutto nel settore dei trasformati del lattiero-caseario. Ha lavorato, tra gli altri, per Galbani, Yomo (9 anni), Sammontana (8 anni), Esselunga (curando la produzione interna nella stabilimento di Parma) ed Emmi, il più grande produttore caseario svizzero.
Ora una nuova sfida nella sua città, alla guida di un’organizzazione che aggrega oltre tremila aziende. «Il mondo agricolo - ci ha dichiarato il direttore di Confagricoltura - ha tanto bisogno di cambiare mentalità. Ho accettato questa sfida perché il primario è uno dei pochi settori in cui l’associazionismo di categoria ha ancora un senso: c’è infatti molta frammentazione e solo uniti di può ottenere un buon potere contrattuale. A volte siamo troppo individualisti».
«Il nostro settore - prosegue Casagrande - ha bisogno di non essere continuamente criminalizzato. Poi scontiamo un deficit di materie prime per l’industria che ci penalizza, costringendoci all’import. E’ necessario allargare le produzioni, senza rifugiarci troppo nei prodotti di nicchia. Il protezionismo del made in Italy può anche andare bene, ma solo se non penalizza i quantitativi della produzione. I mercati all’estero si conquistano creando le piattaforme di vendita. Non dobbiamo limitare la produzione; il prezzo lo fa il mercato. E noi abbiamo bisogno di Pil e di occupazione».

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