Un'opera di Filippo Mazzola, padre del Parmigianino, è ritornata a Piacenza da Parma, ove è rimasta in restauro per sedici anni (poco meno del tempo occorso per il restauro del Cenacolo di Leonardo). Si tratta di un'opera che viene considerata dagli studiosi "una delle più importanti dell'arte pittorica nell'area nordoccidentale dell'ultimo scorcio del Quattrocento".
E' ritornato al luogo d'origine il Polittico di Cortemaggiore, dipinto nel 1499 dal Mazzola per la chiesa di S.Maria delle Grazie del borgo padano di Cortemaggiore, capitale del piccolo ma autonomo Stato Pallavicino (costituito da feudi adagiati fra i Ducati di Piacenza e di Parma). Il Polittico era formato da undici tavole e cinque tondi, inseriti in una monumentale cornice. Le vicende di questo insigne documento artistico della pittura emiliana del Rinascimento sono complesse, e per taluni aspetti romanzesche. Scomposto il Polittico nel 1880 e parzialmente venduto per necessità economiche della chiesa, le tavole rimaste vennero trasferite nel 1987 a Parma dalla Soprintendenza ai beni artistici con sede in quest'ultima città, per il restauro e durante questi sedici anni sono stati avviati studi che hanno rivelato il rilievo dell'opera non solo sotto l'aspetto artistico ma anche sotto quello storico, nell'ambito della politica culturale di affermazione seguita dai Pallavicino fra Quattro e Cinquecento. La maestosa cornice, acquistata dal Victoria and Albert Museum negli ultimi anni dell'Ottocento, giunse una decina d'anni fa a Washington, per un restauro conservativo. Alcuni esperti americani riuscirono allora a risalire, addirittura servendosi di un'etichetta adesiva ferroviaria trovata sul legno, all'itinerario percorso dalla cornice e ad arrivare così al Polittico di Cortemaggiore.
Nell'anno del Parmigianino, il Polittico è ritornato ricomposto parzialmente (è ancora mancante, infatti, di 4 tondi e di 2 tavole, una delle quali rintracciata al Museo delle Belle Arti di Budapest) inserito nella sua grandiosa cornice (donata all'Italia - anche per intervento dell'Istituto italiano di Cultura di Washington - dal cittadino inglese Paul Levi), con opportuni accorgimenti (scomparti con climabox) richiesti dalla Soprintendenza per consentire il trasferimento e il permanere dell'opera nella sua sede originaria. La Banca di Piacenza ha reso possibile l'intera operazione (e cioè la collocazione delle tavole in un teche conservative nonchè il rientro dagli Stati Uniti e il restauro della cornice del Polittico), così recuperando all'antica capitale dei Pallavicino un documento artistico tanto elevato, dato ormai per perso.
Per INFORMAZIONI rivolgersi all'Ufficio Relazioni esterne della Banca di Piacenza Tel. 0523-542357 fax 0523-388031
Il Polittico | La cornice |
Indice
Il tortuoso percorso della cornice Martin Stiglio |
|
11 | |
La forza del passato Lucia Fornari Schianchi |
15 |
Il significato di un ritorno Daniela Morsia |
21 |
La ricerca della cornice William B. Adair |
39 |
Ricerche, diagnosi e restauro delle tavole Marina Papotti |
43 |
Il restauro dell'ancona lignea Valeria Fretta, Cristina Gaibazzi |
63 |
La ricostruzione della lunetta di destra dell'ancona con il profilo del beato Bernardino da Feltre Emilia Bondani |
75 |
La ricollocazione del polittico di Cortemaggiore: significato di un recupero e prospettive di ricerca Davide Gasparotto |
81 |