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ANCHE IL RITRATTO DI GIUSEPPE RICCI ODDI ESPOSTO ALLA MOSTRA DELLA BANCA DI PIACENZA

Ritratto Giuseppe Ricci Oddi

Ritratto di Giuseppe Ricci Oddi dipinto da Nazzareno Sidoli (1879-1969). Olio su tela, é attualmente esposto alla mostra di dipinti dell'800 collocati nei depositi, in corso (fino al 4 giugno) nelle sale di Palazzo Galli della Banca di Piacenza (84 opere esposte e limitate all'800, esistendone altre dello stesso interesse e valore per il ‘900).
Donato alla Galleria Ricci Oddi nel 2011 da Stefano Iori, il dipinto (cm. 152,5x101) è una delle due sole raffigurazioni – oltre al busto bronzeo realizzato da Luciano Ricchetti dalla maschera del defunto nel 1937, oggi esposto nella stessa Galleria, e a due modelli in gesso dello stesso busto - che si conoscano del collezionista piacentino.

Giuseppe Ricci Oddi, noto collezionista dell’epoca, accrebbe la sua fama grazie ai numerosi consigli di esperti d’arte che si susseguirono al suo fianco: lo scultore Oreste Labò, lo storico dell’arte Leandro Ozzola, l’arch. Giulio Ulisse Arata, Laudadeo Testi e Carlo Pennaroli.
Attraverso la sua conoscenza le sue esperienze, il ben noto fondatore della Galleria piacentina concepì l’ambizioso progetto di documentare lo sviluppo delle arti figurative in Italia dal Romanticismo fino agli artisti contemporanei di allora; in tal modo, la sua raccolta diventò il punto di riferimento per artisti e critici che volessero approfondire i loro studi.
Nel 1924, decise di donare la sua raccolta alla città, costruendo a sue spese l’attuale edificio che ospita ancora oggi i locali della Galleria. Con il suo testamento, Ricci Oddi lasciò alla Galleria tutto il denaro liquido, le azioni e persino i gioielli di famiglia, per consentire alla stessa un continuo sviluppo, anche dopo la sua morte.

Nazzareno Sidoli (1879-1969), autore del quadro di cui trattasi, frequentò la Scuola d’Arte Gazzola e fu allievo di Pollinari e di Stefano Bruzzi. Vinse il premio d’incoraggiamento presso le Belle Arti di Parma e, nei primi anni del ‘900, si dedicò quasi esclusivamente a realizzare alcune opere nella Chiesa di San Vincenzo a Piacenza (la pala d’altare dedicata a Sant’Ilario ed alcuni lavori nelle navate laterali), a dipingere una sala di Palazzo Casali a Piacenza e, fra gli altri, a realizzare un ritratto del Carducci.
Nel 1908, Giuseppe Ricci Oddi – con il quale Sidoli intratterrà qualche anno dopo intensi rapporti - acquistò da lui due opere (poi donate all’omonima Galleria).
Nel 1920 dipinse il soffitto dello scalone di Casa Giacometti e, dal 1928 al 1930, ebbe la cattedra di pittura e di plastica presso l’Istituto Gazzola di Piacenza.
Oggi, le sue opere si trovano sia in Italia che all’estero presso importanti gallerie e musei.

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