La Piacentinità di Verdi, in 10 punti |
|
|
|
![]() |
Nacque a Roncole, in provincia di Parma, ma solo perché il nonno vi si era trasferito dal piacentino per gestirvi un'osteria |
![]() |
La famiglia paterna gravitò sempre, dal Seicento in poi, tra Villanova e Sant'Agata, nel piacentino |
![]() |
La famiglia materna, gli Uttini, si mossero sempre tra Saliceto di Cadeo e Chiavenna Landi, in piena terra piacentina |
![]() |
Non appena gli fu possibile, Verdi attraversò l'Ongina - il torrente che segna il confine tra le provincie di Piacenza e Parma - e si stabilì nel piacentino, a Sant'Agata |
![]() |
A Sant'Agata compose la grande parte delle sue opere, e certo i suoi capolavori |
![]() |
A Piacenza aveva i suoi migliori amici. Fra cui, famosissimi, il capostazione (Mazzacurati), il calzolaio (Zaffignani), l'avvocato (Grandi) |
![]() |
Di Piacenza fu consigliere provinciale, così come fu consigliere comunale di Villanova sull'Arda, sempre nel piacentino |
![]() |
Verdi faceva capo a Piacenza (al cui Hotel S. Marco alloggiava), per ricevere o spedire merci oltre che per i suoi viaggi |
![]() |
Verdi era presidente "ad honorem" del Circolo Musicale Piacentino |
![]() |
Nel suo testamento lasciò beni per opere sociali a Villanova sull'Arda, Fiorenzuola d'Arda e Cortemaggiore, tutti nel piacentino |
NON SI SCEGLIE DOVE NASCERE, MA SI SCEGLIE DOVE VIVERE |
|