Il concerto a Villanova
ed a Croce Santo Spirito - L'ospedale di Villanova
Due episodi sanciscono
ulteriormente i forti rapporti tra Verdi e il territorio piacentino. Il primo appartiene
alla storia di Villanova e il secondo alla storia di Croce Santo Spirito (Piacenza). Il 19
novembre 1834 il ventunenne Giuseppe Verdi, allora maestro concertatore, giunge a
Villanova per dirigervi un concerto. Il programma elenca non meno di sette composizioni
del giovane Verdi, il quale é beniamino della Società filarmonica di Busseto che
accompagna il Maestro in quella circostanza. |

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I Filodrammatici riscontrano
in lui genialità e qualità straordinarie. A seguito di Verdi ci sono cantanti quali
Luigi Macchiavelli e Giuseppe Guarnieri, entrambi di Busseto, verso i quali Verdi nutre
una sincera amicizia. Il compositore in quegli anni vive situazioni difficili: il diario
di Antonio Barezzi (presso il quale il giovane Giuseppe è a pensione) conferma invidie e
gelosie da parte dei bussetani, e Mary Jane Phillips Matz (insigne studiosa del celebre
musicista) sostiene che anche Macchiavelli e Guarnieri, celebri cantanti della Filarmonica
bussetana devono intervenire a difesa di Verdi quando in paese si creano due fazioni: la
prima pro-verdiana e la seconda intenzionata ad escludere il Maestro dalla vita musicale
ed artistica di Busseto. Gli archivi di Polizia raccontano di scazzottature per la mancata
nomina di Verdi a maestro di Cappella; Macchiavelli e Guarnieri si schierano dalla parte
di Verdi anche quando il sindaco di Busseto critica il giovane compositore.
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Per i musicisti della
Società filarmonica bussetana Verdi compone nel 1830, durante il suo soggiorno milanese,
una Messa che ha il sapore dell'opera giovanile, corretta e revisionata da Vincenzo
Lavigna. Nel 1837 gli viene chiesto di eseguirla durante una delle maggiori sagre
autunnali a Croce Santo Spirito. E' il parroco don Luigi Sterzi, che desidera presentare
in chiesa la musica del giovane e già popolare compositore di Roncole. In occasione
della festa per la santissima Vergine del Rosario del 1837, Verdi esegue tra gli applausi
dei presenti la sua Messa Solenne nella chiesa di Croce Santo Spirito. |
Il
concerto a Villanova ed a Croce Santo Spirito - L'ospedale di Villanova
L'impegno sociale e
umanitario di Giuseppe Verdi nel Piacentino si concretizzò anche nella realizzazione
dell'ospedale di Villanova. La struttura sanitaria fu infatti costruita solo ed
esclusivamente grazie all'impegno finanziario del Maestro.
Venne inaugurata nel 1888 con l'ingresso nella struttura ospedaliera dei primi
dodici degenti, tanti ne poteva contenere allora.
Prima della costruzione dell'ospedale gli abitanti della borgata in riva all'Arda erano
costretti a percorrere una quarantina di chilometri per farsi curare a Piacenza. La
realizzazione dell'ospedale fu per il Maestro l'avverarsi di un sogno. Verdi ne ispirò lo
statuto e resse direttamente le sorti del nosocomio attraverso una commissione da lui
eletta, che ebbe il compito di amministrarlo fino al 1901. |

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L'ospedale era al
servizio dei poveri del Comune e ad esso Verdi vi si dedicò, insieme alla Strepponi,
occupandosi personalmente anche degli arredi e delle attrezzature sanitarie. Un
coinvolgimento a tutto campo per il Maestro più che mai attivo in quegli anni.
Contemporaneamente alla realizzazione dell'ospedale, sul versante musicale componeva opere
quali Otello e Falstaff. In quegli anni diede il via, a Milano, alla costruzione della
Casa di riposo per musicisti.
La sollecitudine con cui Verdi si occupò dell'ospedale emerge dall'attenzione con cui
egli curò la stesura degli articoli dello statuto. Il "conservatore" dei beni
doveva badare che gli ammalati venissero accuditi e curati al meglio, affinché non
rimanessero ricoverati più del dovuto; prestare assistenza al personale di servizio,
controllare i dipendenti, seguire con scrupolo l'andamento dei fondi rustici che
alimentavano il finanziamento dell'istituto sanitario. Presidente del Consiglio
d'amministrazione dell'ospedale era il sindaco di Villanova, Giacomo Persico, con il quale
Verdi ebbe rapporti di stima sia sotto il profilo umano che professionale.
Dall'epistolario ricorrente tra i due emerge l'impegno costante per la povera gente di
Villanova. Secondo l'atto di fondazione la struttura non sarebbe dovuta diventare un
istituto per malati cronici o incurabili, tuttavia le vicende successive alla morte del
maestro portarono la struttura ad essere qualcosa di diverso da ciò che voleva lo stesso
Verdi. L'ospedale di Villanova, oggi intitolato a Giuseppe Verdi, è una importante
struttura riabilitativa conosciuta in tutta la regione. |