Il castello, strumento di promozione sociale
Sala Panini del PalabancaEventi gremita per la presentazione dellultima fatica editoriale di Valeria Poli sul sistema castellano nel Piacentino
Sala Panini del PalabancaEventi esaurita in ogni ordine di posti per la storica dellarte Valeria Poli, che ha presentato il suo ultimo studio dedicato ai castelli del Piacentino (Il sistema castellano nel Piacentino. Criteri insediativi e tipologie architettoniche), pubblicato dalla casa editrice Lir.
«Questo incontro è unulteriore testimonianza dellattenzione della Banca di Piacenza per la conoscenza del patrimonio storico del territorio», ha sottolineato lautrice aprendo la conferenza con i ringraziamenti allIstituto di credito di via Mazzini, rappresentato nelloccasione dal presidente Giuseppe Nenna, dal direttore generale Angelo Antoniazzi e dal vicedirettore generale Pietro Boselli. «Il primo libro pubblicato con la Banca - ha ricordato la studiosa - risale ormai al 1995 e in generale la mia produzione editoriale ha raggiunto la trentina di opere».
Il volume arricchisce gli studi dedicati dalla prof. Poli alla ricostruzione della storia dellarchitettura piacentina dal punto di vista tipologico, alla luce dellapproccio metodologico e disciplinare della storia della città e del territorio.
«Lindagine, condotta dal punto di vista politico e amministrativo, permette - ha spiegato lautrice - di identificare la motivazione della ricchezza nellambito dellarchitettura castellana, che non ha eguali nei territori limitrofi, nelle dinamiche sociali che permettono di identificare il patrimonio architettonico come la testimonianza della promozione sociale che vedrà la trasformazione del ceto mercantile in ceto aristocratico passando dal feudalesimo al neofeudalesimo, testimoniato dalla trasformazione della torre in castello e quindi in villa».
La ricostruzione del processo di nobilitazione, alle differenti soglie storiche, permette poi lidentificazione nel territorio di veri e propri scacchieri, che confermano le dinamiche di controllo, già verificate in sede urbana, da parte delle consorterie gentilizie.
La prof. Poli ha quindi illustrato il funzionamento della società piacentina nel medioevo, con la presenza di quattro squadre: due guelfe (gli Scotti e i Fontana) e due ghibelline (i Landi e gli Anguissola), famiglie che ebbero il controllo della città per molti secoli.
Le schede monografiche del libro, 35, sono state selezionate in virtù dellidentificazione della rilevanza ai fini della ricostruzione della storia e della trasformazione del sistema castellano nel territorio storico piacentino. Sono corredate, quando possibile, dalla planimetria e da alcune fotografie storiche dellinizio del XX secolo.
8.4.25
Valeria Poli
Pubblico numeroso in Sala Panini del PalabancaEventi
Una veduta di Sala Panini
Un'altra veduta di Sala Panini durante la presentazione del libro di Valeria Poli