Atlas Maior

Un universo senza confini

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LA NOSTRA BANCA

Banca di Piacenza per la cultura

“Atlas Maior - Un universo senza confini - La cartografia, il viaggio e l’arte”, questo il titolo della mostra natalizia 2024-2025 promossa dalla Banca di Piacenza e dedicata al capolavoro della cartografia del ‘600 realizzato da Joan Blaeu, un atlante in dieci volumi di proprietà della Banca dopo la donazione avvenuta nel 2010 da parte di Annarosa Mars, socia benemerita dell’Istituto mancata nel 2020 all’età di 97 anni. 

Su progetto scientifico di Antonio Iommelli, direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese, la mostra ha offerto a oltre settemila visitatori l’opportunità di esplorare il mondo della cartografia storica attraverso un percorso suddiviso in quattro sezioni tematiche, in cui si sono potute ammirare mappe dettagliate, dipinti e strumenti scientifici dell’epoca. 

Quattro le sale del PalabancaEventi coinvolte: Sala Corrado Sforza Fogliani, il cuore dell’Atlas, con al centro una sfera luminosa, un mappamondo tridimensionale ispirato ai disegni originali di Willem Blaeu, padre di Joan, che ha proiettato i visitatori in un’epoca in cui il desiderio di esplorare il mondo era un motore potentissimo; Sala Carnovali (Abissi senza fine), con due tele provenienti da Palazzo Farnese di Piacenza (Francesco Monti detto il Brescianino, Mare in burrasca con navi alla deriva; Pieter Mulier detto il Tempesta, Mare in burrasca con naufragio), che hanno raccontato le pericolose avventure dei navigatori; in questa sala si è potuta ammirare una ricca collezione di strumenti scientifici, tra cui un’armilla e un cannocchiale provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza; Sala Raineri (Tra pennello e compasso): in questa sala, le immagini dei dipinti di Jan Vermeer (che ritraggono interni borghesi adornati da mappamondi e carte geografiche) hanno dialogato con le tavole cartografiche dell’Atlas Maior in una suggestiva videoinstallazione sincronizzata; Sala Douglas Scotti (Farnese Mundi): con un omaggio a Piacenza, luogo di nascita di illustri esploratori come il missionario Dionigi de Carli e Alessandro Farnese (della curatela di quest’ultimo ambiente si è occupato Graziano Tonelli, già direttore dell’Archivio di Stato di Parma).

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