I BANCHIERI PIACENTINI ALLA RIBALTA A FIRENZE

Confronto a Firenze fra esponenti di banche e studiosi sul problema dell’Educazione finanziaria. Col Direttore generale di Banca d’Italia Salvatore Rossi, vi hanno preso parte - sotto la direzione di Francesco Carrassi, Direttore del quotidiano di Firenze La Nazione - il Presidente ABI Antonio Patuelli, il Presidente di Banca Intesa Gian Maria Gros-Pietro, il Rettore dell’Università di Firenze prof. Giuseppe Morbidelli e il Presidente di Assopopolari Corrado Sforza Fogliani. Sennonché - con un suo riferimento storico - il Presidente Sforza Fogliani ha fatto scoppiare una disputa “all’ultimo sangue” sulla maggiore importanza dei banchieri fiorentini o di quelli piacentini. “I banchieri piacentini erano in tutto il mondo, come mercanti o banchieri veri e propri” ha detto Sforza Fogliani, aggiungendo: “Lombard street e Rue de Lombard prendono nome dai piacentini (tutta l’Alta Italia si chiamava Lombardia), non certo da Firenze e noi avevamo poi una grande Fiera dei cambi, studiata ed illustrata da Amintore Fanfani (toscano), collegata con la Fiera di Besancon e proprio dalle lettere di cambio fra Piacenza e Besancon - ha concluso il Presidente Sforza Fogliani - nacquero le cambiali”. Al che è insorto il prof. Morbidelli, sostenendo che le lettere di cambio sono invece nate a Lucca. “Ma che la nostra fosse una grande Fiera dei cambi lo dice un toscano” ha tagliato corto Sforza Fogliani “e quando i toscani troveranno un emiliano che dica che le lettere di cambio sono nate a Lucca, solo allora mi arrenderò”. Un simpatico siparietto che, svolgendosi in un antico palazzo di Firenze, ha naturalmente sollevato mormorii tra il pubblico presente, non proprio consenziente. Ma l’importante è che s’è davvero, in questa occasione, fatto parlare di Piacenza e del suo primato.

I BANCHIERI PIACENTINI ALLA RIBALTA A FIRENZE

I BANCHIERI PIACENTINI ALLA RIBALTA A FIRENZE