I FONDI ESTERI OCCUPANO LE BANCHE ITALIANE

Riassumiamo e sintetizziamo in questo box un'importante recente comunicazione di fonte AdnKronos.

I fondi esteri alzano il tiro degli investimenti nelle banche italiane puntando con decisione le popolari trasformate in società per azioni: da BlackRock a Silchester International Investors da Capital group a Invesco, gli azionisti rilevanti sono loro, con punte anche del 100%. La tendenza emerge da un'elaborazione dell'Adnkronos sui dati societari, di Borsa e Consob relativi agli investimenti esteri nei primi 15 gruppi bancari del paese per capitalizzazione a Piazza Affari.
I fondi esteri sono primi azionisti delle due maggiori banche italiane, Unicredit e Intesa Sp, sono gli unici a detenere quote di capitale oltre il 3% in Banco Bpm, sono oltre il 30% del capitale segnalato alla Consob in Ubi. In Mediobanca la percentuale del capitale straniero rilevante è al 40%.
Dei primi 14 azionisti di Unicredit che detengono il 33,8% del capitale, solo il 6,4% e' in mani italiane. ln Intesa San Paolo, dei primi 14 azionisti che al 20 agosto 2017 detengono il 40,6% del capitale, i soci italiani sono al 22,7%, mentre i fondi esteri sono al 17,9%.Ma quello che colpisce sul fronte del capitale rilevante e cioè quello che obbligatoriamente si deve segnalare alla Consob, è l'avanzata degli investitori esteri e in particolare dei fondi nelle popolari. Tendenza che spicca ad esempio nel gruppo bancario Banco Bpm nato il primo gennaio 2017 con la trasformazione e poi fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. Gli azionisti rilevanti sono al 100% esteri.
I fondi investono anche in Ubi. Anche nel Credito Valtellinese hanno trovato spazio gli stranieri che detengono una posizione di forza. Ma i fondi li troviamo anche nel banco di Desio, in Banca Sistema e in Fineco.

Fonte: AdnKronos, 26 agosto 2017