Dopo Milano il libro del Presidente Sforza Fogliani è stato presentato anche a Roma, a Palazzo Altieri in piazza del Gesù e cioè nella sede dell’ABI.
Ad introdurre il confronto tra i partecipanti al Panel è stato Paolo Zucca di 24 ore, che è partito dalla considerazione dell’attualità del problema inerente al sistema bancario nella sua interezza ma con particolare riguardo alle banche di territorio.
E’ seguito l’intervento del Presidente dell’ABI Antonio Patuelli che dal canto suo, ha sottolineato la funzione delle banche non solo nell’attuale sistema dei flussi di pagamento ma anche dell’economia.
Il prof. Leonardo Becchetti, ordinario di materie economiche alla Luiss, ha poi sottolineato i dati positivi che caratterizzano le piccole banche rispetto alle grandi, nell’erogazione del credito in particolare mentre Massimo Masi ha poi posto l’accento sul fatto che la conoscenza del territorio comporta di per se un minor numero di crediti incagliati o in sofferenza. L’intervento del direttore del Tg della Rai Gennaro Sangiuliano è stato limpidamente categorico nel sottolineare la funzione di preservazione della concorrenza nel mercato del credito che le banche di territorio svolgono. A chiusura il prof. Giovanni Ferri ha snocciolato una serie di positivi dati che sottolineano l’essenziale funzione che svolgono le banche di territorio nel sostegno delle famiglie e alle imprese, in un paese che è caratterizzato da un sistema economico formato da piccole e medie aziende.
Al termine è intervenuto l’autore della pubblicazione (ed. Rubbettino) che ha sottolineato come essa sia, e voglia essere, un atto d’orgoglio delle banche popolari, recentemente colpite dalla riforma Renzi che ne ha disposto la conversione coatta in Spa nel caso di attivi superiori a 8 miliardi. Particolarmente critico nei confronti della riforma il Presidente Sforza Fogliani è stato a proposito di un fatto assolutamente assodato e previsto: che le banche che hanno dovuto convertirsi in Spa hanno sostanzialmente espulso i risparmiatori dalla compagine societaria, ormai caratterizzata dalla presenza di fondi speculativi europei e statunitensi, la cui visione è come noto caratterizzata da tempi assai corti “ciò che comporterà questa situazione è con sicurezza imprevedibile ma può facilmente prevedersi che l’Italia sarà presto caratterizzata da un oligopolio bancario asservito alla finanza internazionale. Numeroso il pubblico intervenuto.