Un tesoro da scoprire
Gli antifonari di S. Maria di Campagna
Primi esemplari
A cura di Laura Bonfanti
L’esposizione, voluta dalla Banca di Piacenza come evento collaterale alla Salita al Pordenone, presenta antichi volumi realizzati a mano tra il XVII e il XIX secolo. Si desidera così portare alla luce una prima selezione delle importanti e imponenti opere librarie - fino a oggi da pochi conosciute e mai studiate sul piano scientifico - conservate nella Basilica di Santa Maria di Campagna.
Gli antifonari e i graduali contengono le parti cantate della liturgia e, in passato, erano abitualmente collocati nel coro sopra un leggio (badalone), per far sì che tutti i cantori potessero leggerli.
I volumi più antichi sono su pergamena mentre quelli più recenti su carta, spesso racchiusi entro una coperta di pelle con fregi in bronzo. La grande cura con cui venivano realizzati è testimoniata anche dalle preziose decorazioni a mano che li adornavano: ne sono un esempio gli eleganti capolettera e le raffinate miniature dai vivaci colori, alcune realizzate con foglie d’oro.
Questa mostra rappresenta un altro aspetto della storia locale riscoperto dalla Banca di Piacenza, che si dimostra sempre attenta alla valorizzazione del proprio territorio d’origine.
Le manifestazioni collaterali alla “Salita al Pordenone” organizzata dalla Banca di Piacenza, hanno creato l’occasione per scoprire un vero tesoro, quello degli antifonari e dei salteri del convento e della chiesa di S. Maria di Campagna.
Richiedono un’accurata manutenzione ed alcuni, in certe parti, anche un vero e proprio restauro. Ma se ne offrirà, per così dire, un “saggio” tra poco, con un’esposizione di alcuni esemplari degli stessi e con una loro illustrazione da parte di studiosi che, anche a prima vista, ne sono rimasti entusiasti.
La mostra, intitolata “Un tesoro da scoprire. Gli antifonari di S. Maria di Campagna. Primi esemplari”, sarà inaugurata venerdì 18 maggio alle 16.30 e permetterà, per la prima volta nella storia della basilica tramelliana, di ammirare da vicino gli antichi codici musicali per la liturgia corale contenenti le antifone e i brani di canto per la Messa. Gli antichi volumi che verranno esposti nel Refettorio del Convento dei frati minori – analizzati e selezionati dalla dott. Laura Bonfanti, curatrice della mostra, e da mons. Domenico Ponzini, Direttore emerito dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio – coprono un arco temporale che va dal XVII al XIX secolo. I codici musicali scelti per l’esposizione sono in gran parte scritti a mano su carta pergamena, con alcune pagine dedicate alla liturgia corale impreziosite da incantevoli miniature colorate, spesso cesellate su foglia d’oro.
L’inaugurazione della mostra “Un tesoro da scoprire. Gli antifonari di S. Maria di Campagna. Primi esemplari” sarà seguita, alle 18, da una conferenza tematica che vedrà alternarsi al tavolo dei relatori il dott. Massimo Baucia, il prof. Francesco Bussi, mons. Domenico Ponzini e il dott. Luigi Swich, coordinati dalla dott. Laura Bonfanti.
La mostra, ad ingresso gratuito, rimarrà aperta da venerdì 18 a domenica 20 maggio dalle 16.30 alle 19.