L'istituto ha festeggiato l'anteprima dello Spazio Arisi. Concerto al Farnese e a dicembre una mostra dedicata a Ghittoni
Oggi 23 giugno ricorre l’ottantesimo anniversario della costituzione della Banca di Piacenza. Nell’occasione l’istituto di credito di via Mazzini ha aperto a Palazzo Galli - presenti il presidente del Consiglio di amministrazione ing. Luciano Gobbi e l'avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo - l’anteprima dello "Spazio Arisi", la Galleria della Banca, che già oggi espone memorie, documenti e attrezzature dalla sua fondazione ai tempi recenti, e che via via si arricchirà di nuove testimonianze anche con il contributo dei piacentini che volessero depositare o donare documenti o testimonianze della vita della Banca. L’inaugurazione della mostra nella sua completezza ufficiale, è programmata per il giorno 2 gennaio 2017
Sempre in occasione dell’anniversario della costituzione, la Banca questa sera alle ore 21 nel cortile di Palazzo Farnese offre un Concerto eseguito dall'Orchestra Filarmonica Italiana, diretta dal Maestro Fabrizio Dorsi e, nel prossimo dicembre, organizzerà una grande mostra dedicata a FRANCESCO GHITTONI (Rizzolo di San Giorgio 1855 – Piacenza, 1928), curata da Vittorio Sgarbi, per riaffermare il posto che l’artista merita tra i grandi della pittura italiana.
Nell’ambito della illustrazione dello Spazio espositivo, la Galleria dedicata al prof. Ferdinando Arisi, l’avv. Sforza Fogliani ha tracciato il cammino della Banca iniziato appunto il 23 giugno 1936 a Palazzo Gotico, dove aveva sede l’associazione Industriali presieduta da Carlo Fioruzzi e dove venne firmato l’atto costitutivo della Banca. Fioruzzi, con un gruppo di “capitani coraggiosi”, compì con la decisione di fondare la Banca "un atto ritenuto di audacia, ma che invece fu un atto di fede, un esempio – ha puntualizzato Sforza Fogliani - di come a Piacenza, piuttosto che la vetrina, si apprezzi la concretezza. Il 1936 fu un anno anniversario anche perché quarant’anni prima, il 19 gennaio 1896, Luigi Luttazzi, nel salone di Palazzo Galli, oggi chiamato dei Depositanti, partecipò alla trasformazione del Comizio agrario che aveva una funzione di studio consultiva, in Consorzio agrario e sempre in quella occasione si decise di costituire la Cattedra Ambulante di Agricoltura. Sempre a palazzo Galli nel 1892 fu costituita la Federazione nazionale dei consorzi agrari.
La Banca di Piacenza, ideale prosecutrice della attività della Banca popolare piacentina, sino agli anni 1950-51 conservò la sede a Palazzo Galli, per poi trasferirsi negli attuali locali successivamente ampliati rafforzando continuamente la propria indipendenza e conseguendo una solidità “invidiata dal sistema bancario nazionale”. Negli ottanta anni di vita un solo grande pericolo: un decreto prefettizio del 1945 di scioglimento ma che la Commissione nazionale alleata, su parere della Sottocommissione per i problemi finanziari, presieduta da un americano, annullò così che la Banca poté continuare la sua vita. Sull’argomento, grazie all’interessamento di Assopopolari è stato recuperato un voluminoso carteggio con la Banca d’Italia sul quale sono in corso approfondimenti.
da ILPIACENZA, 23.06.'16
Oltre mille spettatori nel cortile di Palazzo Farnese
La Banca di Piacenza ha festeggiato in musica gli ottant'anni dalla fondazione
Lo splendido cortile interno a Palazzo Farnese, progettato dal Vignola e voluto dalla duchessa Margherita d'Austria moglie di Ottavio Farnese, è stata sede dell’affascinante concerto organizzato dalla Banca di Piacenza ed eseguito dall’Orchestra Filarmonica Italiana che, davanti a una vasta platea di milleduecento persone, ha celebrato gli ottanta anni di fondazione dell’Istituto bancario piacentino i cui colori sociali sono stati proiettati sui muri e sui loggiati del Palazzo, alternati da altre tonalità e, in finale di serata, dal tricolore.
Forte di una formazione classica rodata da centinaia tra produzioni ed esibizioni, sia in Italia sia all’estero e di un organico giovane e dinamico, l’orchestra diretta dal maestro Fabrizio Dorsi ha presentato un repertorio dispiegato su successi musicali italiani e stranieri degli ultimi ottanta anni, riservando l’apertura e la chiusura del concerto a Giuseppe Verdi del quale è stata ricordata la piacentinità ben documentata nell'opera di Mary Jane Phillips Matz, “Verdi il grande gentlemen del Piacentino” edita dalla Banca di Piacenza nel 1992 e con successive diverse ristampe. Le esecuzioni sono state aperte dall’ouverture de “La forza del destino” e chiuse dalla Marcia trionfale dell’Aida. Tra le due composizioni trentatré esecuzioni “leggere”: Mille lire al mese – Mamma – La vie en rose - Azzurro – My way – La donna cannone – Certe notti ed altre... proponendo in questo modo un nuovo modo di intendere l’orchestra: non più soltanto organo destinato a generi d’élite comprensibili ad un target di utenza specifico, ma ensemble di musicisti in grado di interpretare, con passione e professionalità, i repertori più disparati. Il pubblico, specie quello femminile di variegata eleganza, ha gradito con applausi anche inframezzati tra le esecuzioni, poi con un’ovazione di fine concerto interrotta dopo quattro minuti dal maestro ritornato sul podio per un altrettanto applaudito bis verdiano.
Esattamente 80 anni fa – ha esordito Robert Gionelli ad inizio serata - nasceva la Banca di Piacenza; l’atto di costituzione porta infatti la data del 23 giugno 1936 e la firma dei 53 Soci promotori che si attivarono per far nascere la Banca. Per celebrare questo importante anniversario abbiamo voluto sintetizzare nella pubblicazione che è stata distribuita questa sera all’ingresso di Palazzo Farnese, questi primi ottanta anni di storia della Banca, ricordando gli eventi più significativi ma anche alcuni dei personaggi che hanno scritto pagine importanti della storia della Banca di Piacenza. Una pubblicazione con una copertina caratterizzata da uno dei simboli che da oltre 60 anni identifica la Banca di Piacenza: l’affresco “Sintesi storica della città di Piacenza” realizzato nel 1952 da Luciano Ricchetti nella Sala del Consiglio della Sede centrale della nostra Banca che venne inaugurata proprio nel 1952, mentre la Banca iniziò la sua operatività il 2 gennaio 1937 in un ufficio al piano terreno di Palazzo Galli, a quell’epoca sede del Consorzio Agrario.
Il Presidente ing. Luciano Gobbi visibilmente lieto del successo che si stava profilando, ha accennato al positivo legame della Banca di Piacenza con il territorio e con le istituzioni, verso le quali l’Istituto ha da sempre operato con passione e trasparenza; valutazione questa condivisa dal sindaco Paolo Dosi, presente con l’assessore Tiziana Albasi, che ha rilevato come la Banca di Piacenza sia sempre più incardinata sul territorio ove ha svolto e svolge un’attività economica di alto livello unita a importanti e continue azioni indirizzate al settore sociale e alla tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio storico, artistico e culturale. Aspetti sui quali si è soffermato brevemente anche il past presidente avv. Corrado Sforza Fogliani (attuale presidente del Comitato esecutivo), che ha concluso l’introduzione alla serata rilevando come di quattro banche locali un tempo esistenti, la Banca di Piacenza sia l’unica rimasta. Tra il numeroso pubblico il prefetto Anna Palombi il comandante provinciale dei Carabinieri Corrado Scattaretico, il vescovo mons. Gianni Ambrosio, numerosi sindaci e autorità civili e militari.
da ILPIACENZA, 24.06.'16