QRishing

La parola qrishing deriva dall’unione di “QR-Code”, ovvero quelle immagini quadrate con moduli neri su fondo bianco che si vedono sempre più frequentemente su quotidiani o che si trovano incollate su molte vetrine di ristoranti e musei, e “phishing”, cioè truffa con lo scopo di carpire, con l'inganno, informazioni private.

COME DIFENDERSI

  • osservare il formato dei codici QR: il principale attacco QRishing viene compiuto incollando sopra un codice QR originale uno fasullo;
  • attenzione a URL abbreviati: se si utilizza un browser mobile, attraverso cui non è possibile fare un controllo, è meglio evitare di aprirli;
  • installare applicazioni di sicurezza anche sui propri dispositivi mobili: a differenza dei browser desktop, infatti, che chiedono all’utente se vuole entrare in siti non sicuri, i browser mobili di solito espongono l’utente a rischi maggiori
  • attenzione agli sms ricevuti e alle chiamate telefoniche indesiderate
  • non dare credito al truffatore utilizzando il numero di telefono fornito. Potrebbe essere falso o contraffatto
  • i truffatori possono trovare le informazioni personali di base online (ad es. attraverso i social media)
  • non condividere il numero PIN della carta di credito o di debito oppure la password del proprio internet banking
  • non trasferire denaro su un altro account a richiesta
  • segnalare qualsiasi chiamata sospetta alla Banca

Ricordiamo che il nostro Istituto non ha mai chiesto e non chiederà mai, attraverso messaggi di posta elettronica, sms, lettere o telefonate, di fornire i codici segreti.

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qrcode esempio